domenica 20 novembre 2016
IL FUTURO DAL MONDO DELLE AUTO
1. Veicolo autonomo almeno in alcune situazioni
Se proprio non riusciremo ad avere entro il 2020 l’automobile completamente gestibile senza il pilota, è probabile che vedremo vetture capaci di essere totalmente autonome in talune circostanze, per lo più su strade rurali senza troppi “intoppi” come ingorghi, semafori non funzionanti o incidenti stradali.
2. Sistemi automatizzati con priorità rispetto ai comandi umani
I robot si sostituiranno all’uomo? Domanda alla quale ora è difficile rispondere, e sicuramente non entro il 2020. Ma sui veicoli saranno presto introdotti sistemi programmati per non rispondere ai comandi umani in situazioni di emergenza. Grazie a particolari sensori, se per esempio stiamo per tamponare o per finire in un burrone, l’auto del futuro si fermerà, anche se noi non riusciamo a frenare.
3. Automobili senza chiave
Come per i dispositivi elettronici che si avviano senza password, ma solo con riconoscimento facciale o vocale, così i veicoli del 2020 potranno essere avviati al comando della nostra voce o via riconoscimento dei nostri occhi. O magari, proprio come alcuni smartphone e tablet, tramite impronta digitale. Sperando sia una migliore forma di sicurezza.
4. Assicurazioni che monitorano 24 h su 24
Entro il 2020 è probabile che le compagnie di assicurazione offriranno una tariffa ridotta ai conducenti che accettano il monitoraggio completo e continuo del loro comportamento in auto. Già qualche proposta “all’avanguardia” esiste. Problemi di privacy? Già su base volontaria i rischi ci sono. E non sappiamo se in un futuro la pratica non possa diventare addirittura prassi, di fatto obbligatoria.
5. Active Window Displays: l’auto che vede al posto nostro
Nel 2020 avremo sul serio degli occhiali in grado di visualizzare immagini vivaci. Immaginate un sistema di navigazione che in realtà mette in evidenza quello che sta per avvicinarsi prima di quando lo potremmo visualizzare noi, ma dal nostro punto di vista, attraverso il parabrezza. Una sorta di Google Glass solo per la strada. Ma più che una realtà aumentata, una realtà anticipata.
6. Remote Shutdown Vehicle: l’arresto dell’auto da remoto
Entro il 2020 l’auto del futuro si arresterà da remoto. Questa tecnologia in realtà già esiste, utilizzata dall’azienda telematica OnStar, che ha già fermato molte auto rubate negli Usa. Ma la previsione è che venga integrata in tutti i veicoli futuri entro i prossimi 5 anni.
7. Monitoraggio sanitario di default
Cinture di sicurezza e servo sterzo in grado di monitorare le funzioni vitali, connessi agli smartphone dei pronto soccorsi: tecnologia che segue le wearable technologies già esistenti, come Band e Health, in grado di monitorare l’attività fisica. Perché si sa che in automobile può succedere di tutto, e non sempre, soprattutto se si è da soli, si ha la prontezza o la possibilità di chiamare i soccorsi.
8. Super car super leggere con prestazioni eccezionali
Automobili leggere con più di 600 cavalli di potenza: Ford ha presentato un veicolo, una vera e propria super car, dotato di motore twin-turbo che offrirà prestazioni eccezionali, con un corpo in fibra di carbonio. Ed entro il 2020 vedremo la prima vera e propria automobile in grado di essere super potente e super leggera.
9. Automobile completamente connessa
Anche le auto saranno connesse, sempre e comunque, tramite smartphone o tablet in grado di comunicare con il veicolo. Questo già era previsto, ma entro il 2020 sarà la vettura media ad avere queste funzionalità, il che significa che i nostri veicoli forniranno continue informazioni di marketing a case automobilistiche e aziende terze.
10. Suv e auto “unite”
L’auto del futuro potrebbe essere un Suv leggero entro il 2020, con pannelli della carrozzeria tipici di un’automobile “tradizionale”, motori avanzati che ritraggono il tetto (come nelle cabriolet) e vetri laterali sui pannelli inferiori dell’abitacolo. La domanda di Suv d’altronde è in crescita, quindi perché non favorirla su larga scala?
domenica 13 novembre 2016
Miscela e Olio al 2 per cento!
La Vespa d’epoca, quelle senza miscelatore, necessitano di lubrificante in quantità pari al 2% del totale carburante presente nel serbatoio.
In realtà il termine preciso dovrebbe essere: Preparare una miscela di olio e benzina, con una percentuale d’olio del 2%. Tale percentuale è ancora oggi utilizzata da molti scooter moderni, che però utilizzano come le auto, un serbatoio d’olio e un serbatoio benzina separati. Un miscelatore crea la giusta miscela nella giusta quantità.
Anni fa esistevano infatti presso le stazioni di servizio, erogatori al 2%, composta da una normale “pompa” di benzina, con due tubicini, il primo più grande in cui veniva erogata benzina e un altro tubicino aggiunto, più piccolo, erogava olio nella misura del 2%.
A quei tempi, si parlava di benzina rossa, sostituita poi da quella verde meno inquinante. Conseguentemente la “miscela”, è stata praticamente abolita ed oggi è impossibile trovare erogatori di miscela.
Chi possiede un mezzo d’epoca deve combattere quindi con questi due problemi, utilizzare benzina verde e miscelare olio al 2%.
I problemi sono tanti, anche se facilmente risolvibili, per esempio, come calcolare in modo rapido il 2% quando facciamo rifornimento, quale olio comprare, come versarlo nel serbatoio, senza sporcarsi, ecc…
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