domenica 29 gennaio 2017

10 CURIOSITA SU FAST AND FURIUS



La saga di “Fast and Furious” è sicuramente il franchise sulle corse e battaglie d’auto più famoso e fruttuoso di tutti i tempi. Le avventure di Dominic Toretto (Vin Diesel) e Brian O’Connor (Paul Walker) hanno appassionato milioni di fan in tutto il mondo, e ora tutti attendono “Furious 7”, l’ultimo film in cui potremo vedere Walker in azione, girato prima che morisse nel tragico incidente del 30 novembre 2013. Non ci si stanca mai di vedere le centinaia di bellissime auto, le donne meravigliose e coraggiose, le avventure adrenaliniche e le acrobazie automobilistiche surreali, anche a 14 anni di distanza dall’uscita del primo film. Le curiosità sull’intera saga sono davvero tantissime, ma qui di seguito ne trovate 20 che sicuramente non conoscevate.













1. “Vivo la mia vita a un quarto di miglia alla volta”













Nel primo film della saga, “Fast and Furious”, diretto da Rob Cohen, la famosa frase detta da Dominic Toretto/Vin Diesel “Vivo la mia vita a un quarto di miglia alla volta” viene ripresa anche dal protagonista del film “Torque – Circuiti di fuoco”(2004), Cary Ford, interpretato da Martin Henderson. Il produttore di “Torque” è lo stesso di “Fast and Furious” e ritenne che la frase potesse essere usata anche in questo film incentrato sulla sfide tra moto.






















2. Le immagini di “Dragon – La storia di Bruce Lee”




In una scena a casa di Toretto, per qualche secondo si vede scorrere sul televisore in salotto, alcune scene del film “Dragon – La storia di Bruce Lee”, del 1993, girato sempre dallo stesso Rob Cohen.













3. Il ragazzo della pizza




Proprio Rob Cohen, il regista del film, appare in un cameo nel ruolo del ragazzo della pizza.






















4. Gli attori considerati prima di Paul Walker




Inizialmente, per la parte di Brian O’Connor, furono considerati gli attori Mark Wahlberg, Christian Bale e il rapper Eminem, ma Cohen fu convinto dalla spontaneità e dal talento di Paul Walker, oltre al fatto che fosse un grande appassionato di auto da corsa.













5. Attrici senza patente prima delle riprese




Non ci crederete mai, eppure, qualche mese prima che iniziassero le riprese di “Fast and Furious”, le attrici Michelle Rodriguez (Letty) e Jordana Brewster (Mia Toretto) non avevano la patente. Riuscirono ad ottenerla giusto in tempo per guidare dei bolidi assurdi.






















6. 1500 auto




Durante la scena della sfida tra le auto da corsa, nel primo film, furono usate ben 1500 auto, con veri piloti professionisti













7. La macchina di proprietà di Paul Walker




La prima macchina che Paul Walker guida nel secondo capitolo “2 Fast 2 Furious”(2003), una Nissan Skyline GT-R R34 argento e blu, era in realtà di sua proprietà. Visto che era un grande conoscitore e appassionato di auto da corsa, il regista John Singleton gli permise di scegliere personalmente tutte le auto del film.






















8. Due script diversi




La Universal commissionò agli sceneggiatori Michael Brandt e Derek Haas due script diverso: uno con il personaggio di Vin Diesel e l’altro senza, perché non si sapeva se l’attore volesse girare il secondo capitolo.













9. La residenza di Sylvester Stallone




Il complesso immerso nel verde, usato come residenza di Carter Verone (Cole Hauser), nel secondo film, è nella vita reale, una delle residenze di proprietà dell’attore Sylvester Stallone, grande fan della saga.






















10. Le Dodge Viper gialle




Le splendide Dodge Viper gialle che vediamo in “2 Fast 2 Furious” erano, originariamente, di colore rosso. La produzione le prese in prestito da un concessionario Dodge ma, prima di riportarle indietro, le fece ridipingere di nuovo di rosso.











domenica 22 gennaio 2017

Il cellulare uccide più della velocità, ma la norma che prevede la sospensione della patente per chi ne abusa è ferma da mesi. Appello ai costruttori per il “viva-voce” di serie su tutti i modelli



Guidare? Anche. In automobile soprattutto si telefona, si mandano sms, si messaggia su whatsapp, si scattano foto e selfie, si leggono le e-mail. E si muore per questo. Tre soggetti concorrono ad alimentare la strage:l'ignoranza, l'irresponsabilità e la cattiva educazione di chi guida al rispetto della vita propria e degli altri; le norme non abbastanza severe per chi sgarra; e la "complicità" di molti costruttori che non hanno ancora inserito il dispositivo che consente di usare il telefono senza togliere le mani dal volante tra le dotazioni di serie di ogni vettura nuova. Le cifre certificano che l'uso improprio del cellulare in auto uccide più dell'ebbrezza e della velocità, ma il "viva voce", fondamentale elemento di sicurezza, continua ad essere spesso un optional da pagare a parte su molti modelli: attualmente questo sistema non è presente sul 26% delle auto nuove in vendita in Italia, più di una su quattro. Sono solo una quarantina infatti i modelli per i quali, secondo quanto riporta un'indagine di Dat-Italia, i marchi hanno cambiato politica dal 2015 a oggi, facendo passare nella lista della dotazione di serie il kit "bluetooth" per i telefoni.

I numeri della strage




In base ai dati Istat-Aci, sono state 3.419 le vittime della strada nel 2015: dopo 10 anni di costante diminuzione, il numero dei morti è tornato a salire (+1,1% rispetto all'anno precedente). E' stato accertato che circa il 20% degli italiani usano abitualmente il telefono cellulare mentre guida, circostanza che aumenta di 4 volte il rischio di incidenti rispetto a chi non lo fa. Un calcolo fornito da Aci certifica che se per messaggiare su uno smartphone si impiegano mediamente 10 secondi, ciò equivale a viaggiare per circa 140 metri totalmente “al buio” anche se si procede a soli 50 km/h. Secondo i dati diffusi dalla Polizia di Stato - che nel 2015 ha comminato 48.524 multe per uso improprio del cellulare in auto, il 30%degli incidenti ha come causa o concausa proprio la distrazione provocata dai telefonini.

Bluetooth per tutti e di serie




Ecco perché è davvero ora che chi guida si convinca a non usare in nessun caso il cellulare mentre l'auto è in movimento. Oppure che lo faccia utilizzando il “viva voce”. Purtroppo però benché il costo industriale di questi dispositivi sia davvero minimo (per alcune versioni si parla di meno di 30 euro) molti marchi ancora lo inseriscono in costosi pacchetti di accessori. Un appello affinchè per legge - o meglio ancora per volontà dei costruttori - si cambi rotta, è a questo punto inevitabile. Come accadde per le cinture di sicurezza, è tempo poi che in generale tutte le vetture possano usufrire dei comandi al volante per tutte (o quasi) le funzioni, prerogativa già presente sui modelli di alta gamma. A questo punto, è chiaro, tutto passerebbe al senso di responsabilità e alla correttezza del conducente. Perchè qualunque ausilio alla guida diventa (e diventerebbe) inutile se non utilizzato a dovere e nelle circostanze in cui è necessario farlo.

L'esempio della Francia e la proposta in Usa




E qui si apre un capitolo triste, perchè il nostro è uno dei pochi Paesi europei in cui l'educazione civica e stradale non è materia scolastica obbligatoria, e neppure è considerata una priorità. E dove la maleducazione al volante è troppo spesso la prassi. Altrove invece, molti pericoli connessi all'abuso della tecnologia sono stati stroncati alla base: in Francia ad esempio da pochi mesi telefonare in auto mentre si guida è vietato anche nel caso in cui si utilizzino gli auricolari. Ma che l'abuso del telefono in auto meriti immediate contromisure l'hanno capito anche negli Stati Uniti. Disabilitare alcune funzioni e applicazioni quando l'utente è al volante, dotando lo smartphone di una sorta di “modalità auto” da affiancare alla “modalità aereo” già presente sui dispositivi, è quanto suggerisce oggi la National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l'ente del dipartimento Usa dei Trasporti che si occupa di sicurezza stradale, per ridurre il numero di incidenti causati dai telefonini. La Nhtsa propone linee guida volontarie indirizzate ai costruttori di smartphone per progettare dispositivi che, se usati alla guida, riducano il potenziale di distrazione. L'ente incoraggia sia il collegamento dei cellulari al sistema di infotainment dell'auto, che consente di usare alcune funzioni con i comandi vocali, sia la “driver mode”, una “modalità guidatore” che semplifica l'interfaccia utente dello smartphone e ne limita le funzioni. Alla guida potrebbero essere bloccate alcune app come le chat o i giochi, ma anche la fruizione di video e l'uso della tastiera. Secondo il segretario dei Trasporti, Anthony Foxx, «queste linee guida di buon senso aiuteranno i progettisti di smartphone a creare prodotti che riducano la distrazione al volante».

Cosa prevede il codice




La terza concausa, come detto, è quella normativa e sanzionatoria. In base all'articolo 173 dell'attuale Codice della Strada "è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici o di usare cuffie sonore (...) È consentito l'uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purchè il conducente abbia adeguate capacità uditive, che non richiedano per il loro funzionamento l'uso delle mani". La sanzione per chi viola questa norma va da 161 a 646 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. La sospensione della licenza di guida è prevista invece come possibilità solo in caso di ulteriore violazione nell'arco di un biennio. Una proposta di legge in attesa di approvazione potrebbe modificare questo articolo del Codice della strada, introducendo la sanzione della sospensione della patente da 1 a 3 mesi fin dalla prima violazione accertata per chi fa un uso improprio delle apparecchiature elettroniche mentre è alla guida.




Mentre il mondo cambia a velocità supersonica e la tecnologia evolve ancora più in fretta sfornando dispositivi potenzialmente sempre più distraenti per chi va in auto però in Italia la riforma del Codice della Strada ha tempi biblici. Che il nuovo testo venga approvato entro la fine dell'anno è molto improbabile. Questa proposta di legge si è arenata da oltre un anno in Parlamento, in attesa non si sa di cosa. Forse di altre tragedie. Per correre ai ripari, al solito, in colpevole ritardo.

domenica 15 gennaio 2017

BATMOBILE IN VENDITA



Questa stupenda vettura non dispone solamente di una targa anteriore e posteriore ma anche di accessori molto interessanti. Come riporta il Pocket-Lint, la macchina ha dei cerchioni da 44 pollici, un impianto stereo con bluetooth con la possibile integrazione di Ipod oltre che cd e dvd. Sono state istallate anche quattro telecamere così da aiutare il guidatore nei parcheggi più difficili, l’unica pecca è che questa macchina non dispone di un lanciarazzi! Sarebbe la ciliegina sulla torta.





Questo autentico mostro è dotato di un motore a otto cilindri con trazione posteriore ma, dal momento che la macchina è americana e si può guidare solo a sinistra, il cambio è automatico. Se qualcuno di noi ha intenzione di comprare una delle cinque copie della Batmobile, allora è meglio che si dia da fare per raccogliere 1 milione di dollari! È stato realizzato un video, poi messo su Youtube, in cui viene mostrata al pubblico una copia di questa vettura.