domenica 19 aprile 2015
Motore Evolution
l motore Evolution, conosciuto anche come Blockhead, ha fatto la sua prima comparsa su una moto Harley-Davidson
nel 1984. Nato dai leggendari motori Shovelhead e Ironhead dai quali ha
ereditato gli ingombri (Ironhead) e la cilindrata (primo Shovelhead),
il motore Evolution ha rappresentato una grande innovazione
in quanto utilizzava nuove fusioni in lega d'alluminio che lo rendevano
più leggero e più performante, mantenendo sempre le comprovate qualità
di durata e affidabilità sulle quali la Motor Company si è sempre
basata.
giovedì 16 aprile 2015
Moto Guzzi la California bagger
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.twr027HX.dpuf
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.twr027HX.dpuf
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). Ma d'altra parte Roberto Colaninno, presidente di Piaggio Group, l'aveva dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del Salone: “Il mercato americano è per noi una priorità” - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.s0QU5lTR.dpuf
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). Ma d'altra parte Roberto Colaninno, presidente di Piaggio Group, l'aveva dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del Salone: “Il mercato americano è per noi una priorità” - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.s0QU5lTR.dpuf
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). Ma d'altra parte Roberto Colaninno, presidente di Piaggio Group, l'aveva dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del Salone: “Il mercato americano è per noi una priorità” - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.s0QU5lTR.dpuf
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). Ma d'altra parte Roberto Colaninno, presidente di Piaggio Group, l'aveva dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del Salone: “Il mercato americano è per noi una priorità” - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.s0QU5lTR.dpuf
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.twr027HX.dpuf
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lunedì 13 aprile 2015
Aprilia Caponord 1200 Rally
La Caponord 1200 Rally è effettivamente più bilanciata e dotata di maggiore appeal,
forte non solo della ruota anteriore da 19 pollici ma anche dei cerchi a
raggi e di una scelta di colori che rende maggior giustizia alle linee
della moto. Ruota a parte, la ciclistica verte ancora sul telaio
traliccio-alluminio della Caponord e sul motore bicilindrico a v di 90°
da 1200 cc, che si suppone eroghi la stessa cavalleria (125 cv) della
Caponord “normale”.
Ovviamente la Rally (nome già utilizzato per la precedente Caponord 1000) non manca di una dotazione più completa: il parabrezza maggiorato offre miglior protezione dall’aria, il serbatoio ora raggiunge la capacità di 24 litri e ovviamente non mancano le protezioni aggiuntive di carena e motore oltre che i faretti supplementari. Nuove anche le borse rigide con cover in alluminio, che completano un quadro piuttosto ricco. Come già sulla Caponord anche sulla 1200 Rally l’elettronica fa la differenza, non solo per l’acceleratore con Ride by Wire multimappa, per il Traction control e per l’immancabile ABS (disinseribile) ma anche per il sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping) di sospensioni semiattive che regola l’assetto in tempo reale secondo lo stile di guida e le condizioni del fondo stradale. L’Intermot di Colonia terrà a battesimo la nuova Aprilia Caponord 1200 Rally, che poi ovviamente potremo vedere e toccare dal vivo anche a EICMA. Disponibile a partire da gennaio 2015.
Ovviamente la Rally (nome già utilizzato per la precedente Caponord 1000) non manca di una dotazione più completa: il parabrezza maggiorato offre miglior protezione dall’aria, il serbatoio ora raggiunge la capacità di 24 litri e ovviamente non mancano le protezioni aggiuntive di carena e motore oltre che i faretti supplementari. Nuove anche le borse rigide con cover in alluminio, che completano un quadro piuttosto ricco. Come già sulla Caponord anche sulla 1200 Rally l’elettronica fa la differenza, non solo per l’acceleratore con Ride by Wire multimappa, per il Traction control e per l’immancabile ABS (disinseribile) ma anche per il sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping) di sospensioni semiattive che regola l’assetto in tempo reale secondo lo stile di guida e le condizioni del fondo stradale. L’Intermot di Colonia terrà a battesimo la nuova Aprilia Caponord 1200 Rally, che poi ovviamente potremo vedere e toccare dal vivo anche a EICMA. Disponibile a partire da gennaio 2015.
domenica 12 aprile 2015
UNA NUOVA ERA PER YAMAHA
Dal 2014, Yamaha Motor Group ha adottato in modo unitario a livello globale il nuovo slogan "Revs Your Heart" che incarna il desiderio di creare moto e scooter che superano le attese, da diversi punti di vista.
Quella appena trascorsa è stata una stagione entusiasmante per Yamaha, con il lancio di molti nuovi modelli di successo come le grintose Yamaha MT-09, MT-07, ed MT-125, la straordinaria seconda generazione di YZF-R125 e il rivoluzionario 3 ruote Tricity, tutti modelli che hanno saputo toccare le corde giuste dei piloti di tutta Europa, conquistando i vertici delle classifiche di vendita.
Se il 2014 è stato l'anno del "ritorno" di Yamaha, il 2015 è l'anno in cui Yamaha è pronta a tracciare la strada verso il futuro, e sarà l'EICMA di Milano il prestigioso appuntamento in cui verrà presentata la moto che tutti aspettavano da tempo.
Sviluppata con le tecnologie più avanzate di motore, ciclistica ed elettronica derivate dalla Yamaha YZR-M1 della MotoGP™, la nuova YZF-R1 è molto più di una moto performante. È una dichiarazione d'intenti che mostra al mondo che Yamaha è pronta ad affrontare le sfide del futuro. Portandosi in testa dalla prima curva.
martedì 7 aprile 2015
Il Crossrunner, presentato ad Eicma 2010, è stato il primo modello
della nuova gamma di crossover Honda. Basato sulla piattaforma tecnica
della mitica sport touring VFR800F, ne mantenne l’indole sportiva -
frutto dell’eccezionale motore V4 VTEC - ponendo l’accento sulla
versatilità d’uso, grazie alla posizione di guida eretta, al look
adventure e ad un livello di manovrabilità tale da renderla un’arma
invincibile sia per i trasferimenti quotidiani che per le scorribande
del week-end, da soli o con il passeggero, anche a pieno carico.
Il nuovo Crossrunner 2015, seguendo l’evoluzione tecnica tracciata lo scorso anno con il nuovo VFR800F, spinge il concetto di ‘Adventure Sports Tourer’ ancora più avanti, creando un perfetto mix tra prestazioni, tecnologia e comfort. Il motore V4 VTEC è più potente e fluido a qualsiasi regime, lo chassis è più raffinato grazie a un nuovo monobraccio e a sospensioni più evolute, l’ergonomia è migliorata puntando su una posizione di guida più attiva, e l’equipaggiamento di serie è completissimo, con ABS, HSTC (Honda Selectable Torque Control), luci Full-LED, trip computer, indicatori di direzione a disattivazione automatica, manopole riscaldabili, sella regolabile e attacchi valigie integrati. Il tutto condito da uno stile ‘adventure’ più deciso che punta dritto al cuore degli appassionati del genere crossover.
Il nuovo Crossrunner 2015, seguendo l’evoluzione tecnica tracciata lo scorso anno con il nuovo VFR800F, spinge il concetto di ‘Adventure Sports Tourer’ ancora più avanti, creando un perfetto mix tra prestazioni, tecnologia e comfort. Il motore V4 VTEC è più potente e fluido a qualsiasi regime, lo chassis è più raffinato grazie a un nuovo monobraccio e a sospensioni più evolute, l’ergonomia è migliorata puntando su una posizione di guida più attiva, e l’equipaggiamento di serie è completissimo, con ABS, HSTC (Honda Selectable Torque Control), luci Full-LED, trip computer, indicatori di direzione a disattivazione automatica, manopole riscaldabili, sella regolabile e attacchi valigie integrati. Il tutto condito da uno stile ‘adventure’ più deciso che punta dritto al cuore degli appassionati del genere crossover.
lunedì 6 aprile 2015
Ecco la nuova YAMAHA YZF-R1 2015
n queste ultime settimane, Yamaha ha incuriosito tutti gli appassionati del mondo delle due ruote con due brevi ma intensi video che hanno anticipato l’arrivo ufficiale della nuova supersportiva (qui alcune altre novità di Eicma 2014).
La Casa di Iwata ha affermato che questa superbike cambierà il modo di
pensare e di sentire dei piloti. Con questo nuovo progetto, che segue un
esclusivo livello di sviluppo denominato "Development Level Z”, i tecnici hanno avuto l’opportunità di esplorare nuove idee e soluzioni tecniche derivate dalla MotoGP.
La nuova R1 riuscirà a rivoluzionare il mondo delle carenate come ha
fatto la prima versione 17 anni fa? La Casa ci ha tenuto con il fiato
sospeso, ma finalmente il momento è arrivato: ecco la Yamaha YZF-R1 2015.
mercoledì 1 aprile 2015
A dire che quella in Qatar sia stata una delle sue vittorie più
entusiasmanti non si rischierebbe certo di cadere in un'esagerazione
dettata dall'euforia del momento. Valentino Rossi è visibilmente e
giustamente al settimo cielo dopo la vittoria a Losail, Gran Premio
inaugurale della stagione di Moto Gp: "L'ho detto spesso, ma questa è
stata sicuramente una delle gare più belle della mia vita, soprattutto
per come è venuta dopo la partenza in cui ero rimasto indietro. Quando
ho visto Marquez e Lorenzo in difficoltà mi sono detto che dovevo
sfruttare l'occasione. Ho spinto, sono andato a prendere il gruppo di
testa, la moto è stata fantastica e ce l'ho fatta. Un ringraziamento
enorme a tutti i membri della mia squadra che hanno fatto un grandissimo
lavoro durante le prove".
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