domenica 30 luglio 2017

In Vespa è meglio

Dopo aver visitato Arezzo e le sue TRATTORIE, ci siamo diretti verso Siena arrivando, sfortunatamente, il giorno dopo del Palio. Ripresa la strada un pò per caso, un pò per sentito dire, ci siamo trovati di fronte alla abazia di San Galgano, che merita di essere visitata, sia per la cattedrale totalmente priva del tetto, ma soprattutto per la "spada nella roccia" (versione italiana). Il tutto immerso in una splendida campagna Toscana.
Il giorno succesivo dopo svariati chilometri e senza gravi danni, ci siamo imbarcati verso l'isola d'Elba ed è da lì che è inziato il vero e proprio divertimento del viaggio in Vespa.
Abbiamo costeggiato da capo a piedi l'isola, passando dal magnifico mare alla folta vegetazione delle montagne. Sicuramente Agosto non è il mese migliore per girare l'Italia, ma soprattutto l'Isola d'Elba, sia per i prezzi(altissimi anche per i campeggi) che per il traffico motorizzato e non. Tolto questo piccolo neo, l'Isola d'Elba è un piccolo gioiello immerso nel mare che vale sicuramente di essere visitato (meglio se con un mezzo a due ruote, facile da reperire direttamente sull'isola). Tornati sulla terra ferma sempre, con la nostra temeraria Vespa, abbiamo visitato uno dei più antichi scavi Etruschi a Populonia che,anche se non abbiamo potuto girare completamente, ci ha affascianto ma meritava sicuramente più attenzione. Dopo a essere riusciti a schivare un temporale verso Grosseto ci siamo diretti a Sud per il parco dell'Uccellina. Delusi dal fatto di non poterlo visitare (per esercitazioni militari!!)ci siamo rifatti comunque gli occhi con la caratteristica rocca di Talamone nel golfo del monte Argentario.
Anche se la stanchezza si faceva risentire (nella schiena e un pò più giù!), il giorno dopo siamo rimasti estasiati dalla bellezza, che non immaginavamo dell'Argentario, e dei suoi porticcioli. Nonostante la tentazione di tuffarsi nell'acqua limpida e nel verde della natura, ci siamo dovuti allontanare con rammarico verso una nuova meta. Dopo aver consumato un pranzo al sacco al ciglio di una strada, sotto gli occhi incuriositi dei passanti, ci siamo avvicinati verso le terme di Saturnia. A questo punto PANICO!!!
Ci raccondiamo: ad Agosto prenotate qualsiasi cosa!!! altrimenti vi troverete come noi a vagare per chilometri per i paesi di Scansano, Manciano e Pitigliano (bellissimi soprattutto di notte) alla ricerca anche di un buco per dormire. Baciati dalla fortuna delle ore 18 abbiamo trovato un piccolissimo, casolare dove siamo stati accolti come se fossimo stati membri della famiglia (grazie Stella!!!) e abbiamo cenato sotto un cielo stupendo e immersi nella natura delle campagne Toscane.
Sicuramente sono state le due notti più belle di tutto il viaggio, per la tranquillità e l'atmosfera un pò magica creata dal suono dei grilli e dalla sola luce della luna. Dopo aver passato una giornata da veri e propri turisti alla Terme di Saturnia, molto rilasanti, ma un pò maleodoranti, siamo ripartiti con un pò di rammarico dovendo lasciare dei nuovi amici.
Con il passagio dalla Toscana al Lazio è cambiato anche il paesaggio intorno a noi: dalla campagna colorata e ricca di vegetazione siamo passati ad un paesaggio arido. Presi dalla nostra voglia di cultura abbiamo girato per le tombe etrusche di Tarquinia (ore 14 di fuoco)molto diverse da quelle di Populonia ma più affascianti per i suoi affreschi conservati benissimo.
Partiti da lì ci siamo diretti verso la meta culinaria da noi preferita: Narni un paese in provincia di Terni, immersa nelle bellissime montagne Umbre. Dopo aver messo a riposo il nostro stomaco e anche la Vespa abbiamo visitato le cascate delle Marmore. Bellissime!!! ma siamo rimasti delusi del fatto che un fenomeno naturale possa essere visitato solamente in alcuni orari mentre in altri la cascata viene CHIUSA!!!(non l'acceso ma proprio il flusso d'acqua)

domenica 16 luglio 2017

codice della strada e le bici

Il codice della strada e le bici: un rapporto strano, ambiguo, a volte datato. Quelle norme in cui la bici viene chiamata “velocipede” sembrano provenire da un’epoca passata, in cui le automobili dominavano incontrastate la mobilità urbana ed extraurbana; e a volte è proprio così. Le parti del codice della strada che interessano i ciclisti sono confuse, scritte in modo frammentato, a volte contraddittorio. Non è facile a prima vista orientarsi in un mondo così diverso da quello semplice di chi la bici la usa veramente, andando comodamente da A a B, senza le artificiali complicazioni tipiche del linguaggio burocratico. Eppure, proprio in quest’epoca in cui la bici è sulla bocca di tutti, e sempre più persone scelgono di muoversi su due ruote a pedali, è necessario chiarire molti aspetti relativi alla conduzione delle bici secondo il codice della strada. Solo in questo modo, conoscendo bene le norme che già esistono, è possibile organizzarsi per fare pressione su parlamento e governo, che in questi mesi stanno lavorando al nuovo codice della strada.
Esistono già diverse raccolte di norme del codice della strada relative alle bici e ai ciclisti. Perché quindi pubblicarne una nuova? Le particolarità di questa raccolta, rispetto ad altre che sono già presenti online, sono tre:
-gli articoli non sono inseriti nell’ordine in cui sono presenti nel codice della strada, ma sono riordinati più logicamente in base a ciò che è più importante per i ciclisti: da che cos’è una bici secondo il CDS, alle norme relative alla circolazione, e quelle relative ai segnali orizzontali e verticali per i ciclisti.
-le norme scritte negli articoli principali del CDS sono integrate dalla presentazione del regolamento. In pratica, le norme del Codice della Strada fanno spesso riferimento agli articoli del relativo regolamento, dove molti argomenti sono precisati meglio. Il tutto è presentato in maniera coerente, su due colonne.
tutte le norme infine sono commentate, chiarendo le questioni quando il codice usa un linguaggio oscuro, operando dei richiami ad altre norme, o facendo riferimento alla giurisprudenza a noi nota nelle questioni controverse.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, ci teniamo a precisare che questa raccolta vuole essere un invito alla collaborazione: se siete a conoscenza di casi di giurisprudenza diversi rispetto a quelli segnalati, fatecelo sapere, in modo che possiamo completare e tenere aggiornato questo lavoro sul codice della strada e le bici.
Con questo ebook cerchiamo di rispondere ad alcune delle domande che più spesso vengono poste riguardo al comportamento che i ciclisti devono tenere secondo il codice della strada. Ad esempio: è possibile pedalare ascoltando la musica con le cuffie? Si può pedalare in coppia lungo le strade extraurbane? E’ lecito circolare con bici elettriche il cui motore si attiva anche a pedali fermi? E’ obbligatorio avere le luci sulla bici, anche se si circola solo di giorno?
Ricordiamo infine che a volte, purtroppo, seguire le norme del codice della strada per le bici non equivale a tenere una condotta sicura. Basti pensare al recente caso del senso unico eccetto bici, che probabilmente non verrà ammesso dal nuovo CDS: l’esperienza di molte città europee (e italiane) ha dimostrato che questa misura migliora effettivamente la sicurezza di tutti, senza alcun lato negativo; eppure, procedere controsenso (non contromano) nelle strade ampie a senso unico è ancora vietato in molte città italiane (e sarà forse espressamente vietato dal nuovo CDS).

domenica 2 luglio 2017

UN PO DI CULTURA AUTO

Cosa fare se si ha una gomma bucata

Quando stiamo guidando tranquillamente la nostra auto e all’improvviso sentiamo una perdita di stabilità, allora è molto probabile che si tratti di una foratura. In questo caso, è necessario accostare il prima possibile in uno spazio che non sia d’intralcio per il normale transito dei veicoli e, nello stesso tempo, che permetta di cambiare la gomma bucata in tutta sicurezza.
La ruota, a prima vista, potrebbe non mostrare una foratura evidente, ma essere solo rovinata; ciononostante l’aria potrebbe uscire e quindi far perdere pressione al pneumatico rendendo la guida pericolosa; perciò, anche in questo caso, è necessario cambiare la ruota dell’auto. 

I 10 passaggi fondamentali per cambiare la ruota di una macchina

Ecco i 10 passaggi fondamentali per cambiare una ruota:
  1. Prima di scendere dall’auto bisogna mettere le quattro frecce, inserire la marcia (posizionare il cambio in modalità P nel caso di un’auto con il cambio automatico), tirare il freno a mano e indossare il giubbotto;
  2. Una volta scesi, aprire il portellone e prendere gli attrezzi necessari per sostituire la gomma (guanti, crick e chiave inglese) e il triangolo da posizionare a 50m in un punto ben visibile
  3. Prendere la chiava inglese e smollare leggermente i bulloni: NON vanno svitati completamente, ma solo di mezzo giro
  4. Posizionare il crick in posizione stabile sotto alla macchina in prossimità del punto indicato sulla scocca dell’auto dalla casa costruttrice; nel caso non si vedesse, prendere il libretto d’uso e manutenzione sul quale viene segnalato
  5. Alzare il crick facendo attenzione che questo mantenga una posizione perpendicolare al terreno quindi che il sollevamento avvenga in sicurezza, altrimenti abbassare e posizionarlo meglio sul suolo e ripetere l’operazione. Sollevare l’auto fino ad un’altezza che permetta di togliere la ruota con facilità
  6. Svitare i bulloni in senso antiorario e riporli ordinatamente perché andranno riutilizzati per mettere la gomma di scorta
  7. Ora si può procedere con lo smontaggio della ruota a terra, potrebbe faticare a scendere a causa della ruggine formatasi, in questo caso è necessario dare qualche colpo alla gomma per rompere l’iniziale resistenza
  8. Proseguiamo allora con la sostituzione del pneumatico: mettere la gomma di scorta allineando i fori del cerchione con le viti dell’auto
  9. Avvitare i bulloni in modo incrociato per permettere che la ruota si avvicini in maniera uniforme
  10. Abbassare il crick e stringere con forza i bulloni

Gli attrezzi necessari per cambiare la gomma dell’auto

Gli attrezzi di cui avremo bisogno per sostituire la gomma bucata  sono:
  • crick
  • una chiave inglese
  • ruota di scorta
  • triangolo di segnalazione
  • giubbotto catarifrangente
  • guanti.
  •  

    Sostituire una ruota è semplice

    Come abbiamo appena visto, sostituire una ruota forata è semplice e, con un po’ di pratica (speriamo non troppa) sarà anche veloce!
    Prima di tutto, ricordatevi le norme di sicurezza -utili sia per voi che per gli altri automobilisti- e poi procedete alla sostituzione della ruota e, seguendo il nostro tutorial, sostituire la gomma bucata diventerà semplice e rapido!