domenica 18 ottobre 2015

Transalp xl 700 v

La chiamiamo da anni la moto totale. Quella adatta a tutto, quella che se ci devi andare al mare con i bagagli va bene, quella che la fidanzata dice sempre sì... Ma sarà tutto vero? O quello che si sente sulla Transalp, da ormai vent'anni sulla cresta dell'onda, è una leggenda metropolitana? Alla Honda in questo progetto credono molto. Sono stati i primi a proporre nel 1987 una enduro in grado di affrontare tutti i terreni (asfalto compreso) e negli anni la Transalp è diventata la loro bandiera insieme alla CBR, alla Hornet e alla VFR. Per questo, quando si è trattato di cambiare un modello così ben riuscito, ci hanno «pensato» sette anni. I primi commenti dopo il lancio al Salone di Parigi sono stati abbastanza freddi. Chi si aspettava una Transalp completamente nuova è rimasto deluso, come chi sognava, finalmente, l'erede dell'Africa Twin. Senza dimenticare i «Transalpisti» di lungo corso che hanno visto nella ruota anteriore da 19' (al posto di quella da 21'), la fine di un'era. Troppo romantici? No, semplicemente hanno guidato la loro Transalp per migliaia di chilometri e convincerli che la nuova possa essere migliore non sarà facile. Per farci un'opinione abbiamo deciso di utilizzare la Transalp nel suo ambito ideale: un viaggio a 360°. Ingredienti indispensabili: autostrada, tratti in collina, tornanti, sterrati. Con noi in questa prova, gli istruttori dell'Adventure School che ci hanno regalato anche qualche prezioso consiglio di guida. E, ovviamente, non è mancato l'imprevisto, bianco... e in fiocchi.

domenica 11 ottobre 2015

DUCATI E PIRELLI

Pirelli, partner tecnico di Ducati, ha collaborato con gli ingegneri e i progettisti del Diavel per sviluppare gli incredibili pneumatici Pirelli Diablo Rosso II. Sul cerchio anteriore è montato un pneumatico tradizionale da 120/70x17 con battistrada ridisegnato per massimizzare le prestazioni sul bagnato. Su quello posteriore, invece, è montato un pneumatico da 240/45x17 che, con il suo profilo sportivo associato alla maxi-larghezza in stile custom, rappresenta l'ultimissimo ritrovato della tecnologia del settore.
L'imponente gomma posteriore sfrutta la tecnologia a doppia mescola per incrementare il grip nelle pieghe più sportive, garantendo allo stesso tempo rese chilometriche elevate e applicando la tecnologia EPT (Enhanced Patch Technology) per massimizzare l'area di contatto con qualsiasi angolo di piega. Il disegno del battistrada e le mescole utilizzate assicurano prestazioni eccezionali in ogni condizione, e in particolare sul bagnato.

domenica 27 settembre 2015

NEWS DAL MONDO DELLA MODA E DELLE AUTO

A fare da apripista, con costi accessibili la pioniera è stata Citroen che nel 2004, collabora con il marchio Dolce & Gabbana. Gli stilisti curano ogni singolo particolare dell'allestimento apponendo la firma sul portellone posteriore dell'automobile. Dopo il primo successo, la casa francese affida al tocco grintoso e giovanile di Pinko il compito di trasformare come RE Lear in oro, l'interno in denim e l'esterno, del modello C1, con tanto di slogan "Oh, My Gold!". Continua a stupire la versione C3, firmata da Luisa Beccaria. La stilista, nota per le collezioni romantico chic, crea interni ed esterni su base floreale dai toni rosa confetto e lilla aggiungendo un pomello, in vetro di Murano per cambiare marcia.

Renault si avvale e sperimenta, con tanto di concorso incluso nel prezzo "un giorno da miss", della collaborazione di Miss Sixty, che per la Twingo sceglie toni in rosa bohème e nero. Per il lancio fa salire a bordo la raggiante e onnipresente Belen Rodriguez. Peugeot sceglie il marchio Sweet Years, fondato dai calciatori Vieri/Maldini che mettono a segno un gol che dura nel tempo, per rilanciare il modello 107 e 207.
E poi Jeremy Scott, noto stilista di Madonna che dopo aver messo le ali alle sneakers per Adidas e agli orologi
Swatch, tenta di far volare la Smart ma, la storia insegna con le piume o si nasce o si rischia di finire come Icaro. L'allestimento è costoso e ardimentoso, il kit prevede due ali in stile indiano applicate ai montanti posteriori della minicar, sopra il gruppo ottico caratterizzato dagli inconfondibili faretti ovali; il tutto su vernice dalla tonalità esclusiva ALU-BEAM, con tanto di firma dello stilista sulla cellula.

Un tocco di minimal lo aggiunge l'imbronciata signora Beckham, che davanti ad un piatto di carbonara finalmente mostrerebbe un bel sorriso. Posh è stata scelta per personalizzare una tiratura limitatissima, come in molti hanno scritto, della grintosa Evoque Range Rover. Al lancio dell'auto la stilista ha indossato, guarda caso, un abito della sua collezione per sottolineare lo stile della costosa operazione.

E non si può dimenticare Gucci. senza dubbio la maison che vanta maggiori collaborazioni nel settore: Mercedes, Audi, Volkswagen, Range Rover e da ultima la scintillante Fiat 500 il cui allestimento è nato all'ora di pranzo durante l'incontro tra Frida Giannini e Lapo Elkan.

Per una buona causa, BMW ha messo a disposizione una Mini Peacmen, dalle cromature nero oro, firmata da Roberto Cavalli per raccogliere i fondi per la lotta all'AIDS, al Life Ball 2013.
Allestimenti e rivestimenti a parte se ritenete che non è ancora ora di cambiare auto ma il desiderio fashion vi assale, beh di gran moda (dicono) sono le ciglia da applicare ai fanali anteriori, con un click e una spesa contenuta di 40€ (circa). Un battito di ciglia è meno costoso di uno d'ali.

domenica 6 settembre 2015

Come sostituire la batteria della vaspa PX

Prima di iniziare tutta quanta l'operazione, dovrete togliere le chiavi dalla serratura di accensione, onde evitare sbalzi di tensione. Dunque procedete a rimuovere il bauletto sinistro della vostra Vespa, quello con la scritta PX per intenderci. Dopo averlo rimosso, togliete l'elastico nero che tiene salda la batteria al telaio della moto. Fate attenzione e aiutatevi con un cacciavite.Arrivati a questo punto rimuovete le viti che tengono la batteria avvitata ai morsetti adoperando un cacciavite americano, o una chiave inglese tubolare, misura 9. Fate anche qui molta attenzione perché siete in presenza di alto amperaggio: rimuovete prima la vite posta sul polo negativo e successivamente quella posta sul polo positivo. Dunque estraete la batteria dal vano ove è localizzata e smaltitela presso gli enti delegati allo smaltimento di rifiuti tossici o presso gli appositi contenitori: contiene acido.  Prendete poi la nuova batteria YUASA 12V 9 Ah (o anche di un'altra marca, l'importante è che rispetti il Voltaggio e l'amperaggio), svitate i 6 tappetti (solitamente gialli) e riempite la batteria con l'acido che vi hanno dato in dotazione fino al livello indicato sulla batteria stessa. 

sabato 29 agosto 2015

Prima moto, quale compro ?

yamaha yzf r1Prima moto, quale compro ? Più volte mi sono imbattuto in questa domanda...rispondere non è certo facile, i modelli in commercio sono tantissimi e per non incappare nelle antipatiche conseguenze di una scelta sbagliata, occorre ragionare un pò e placare quella stramaledetta fretta di adagiare le natiche sul tanto agognato "ferro".
L’acquisto della prima moto, rappresenta spesso la realizzazione di un sogno, ed è proprio questo il motivo per cui in genere si sceglie irragionevolmente un determinato modello piuttosto che un altro. Sempre più frequentemente, la conseguenza di quella scelta emozionale si traduce in una repentina presa di coscenza che le caratteristiche di guida del modello acquistato, sono completamente inadatte all’utilizzo reale che ne fate. Ecco perchè è importante procedere innanzitutto con la corretta scelta della tipologia di moto.
Anch’io ho comprato la prima moto più con il cuore che con la ragione ; sognavo la sportiva e l’ho acquistata quasi ad occhi chiusi, ma dopo un paio di anni mi sono reso conto che quel tipo di mezzo, nato per essere utilizzato in pista, pur essendo omologato per la guida su strada, mal si adattava alle gite fuori porta e agli spostamenti di lavoro.
IL SEGMENTO GIUSTO
Oggi il mercato offre tantissime possibilità e considerato che non esiste ancora la moto universale, bisogna scegliere con criterio onde evitare di dover rivendere il mezzo acquistato con cospicua perdita di valore, inevitabile conseguenza della crisi che attanaglia il settore delle due ruote già da qualche anno. Naturalmente i segmenti motociclistici sono numerosissimi e chi non ha le idee chiare e/o è alle prime armi, può fare confusione e sbagliare la scelta, pertanto mi corre l’obbligo di elencarli, spiegando per ciascuno le peculiarità.
Sportive : ovvero motociclette nate per la velocità. Dietro il progetto di ogni sportiva si cela tutta l’esperienza delle aziende nel mondo delle competizioni, grazie al quale le moto appartenenti a questo segmento offrono il massimo in termini prestazioni, per questo motivo i modelli con cilindrata medio-alta sono adatti solo a piloti abituati a gestire potenze che vanno dai 130 CV agli oltre 200 CV. Freni potentissimi e sofisticate sospensioni completamente regolabili completano il pacchetto delle dotazioni di questo segmento. Pur essendo omologate per andare su strada, le Sportive non sono adatte a questo tipo di utilizzo, la guida è stancante e i propulsori scaldano parecchio. Ultimamente le aziende hanno introdotto sistemi elettronici come l’ABS (Antilock Braking System) e il TCS (Traction Control Sistem) con il fine di aumentare la sicurezza di queste moto. Essendo motociclette da corsa con targa e fanali, i costi di gestione sono elevati ;
Yamaha YZF R1
Naked : è uno dei segmenti che ha riscosso e continua a riscuotere maggior successo. Naked, ovvero nuda, priva di carenatura, è un genere di moto dall’anima sportiva ma "addomesticata" per andare su strada ma che vi permetterà di placare i bollenti spiriti anche in pista, se lo vorrete...regalandovi emozioni quasi al pari di una sportiva. Nelle moto di fascia economica le sospensioni sono regolabili solo nel precarico. L’assenza di protezione aerodinamica rende questo genere di motociclette poco adatte alle lunghe percorrenze autostradali in quanto a lungo andare l'azione costante del vento può causare affaticamento ai muscoli del collo ;
kawasaki z1000
Kawasaki Z1000

sabato 15 agosto 2015

PARLIAMO DI PRESSIONE E GONFIAGGIO PNEOMATICI

Qual è la pressione di gonfiaggio per un utilizzo stradale normale ?

La pressione di gonfiaggio per un utilizzo stradale deve essere assolutamente quella indicata dal costruttore del veicolo.
È consultabile sul manuale di utilizzo del veicolo o sul veicolo stesso.
La pressione di gonfiaggio è sempre indicata come pressione a freddo.
NB: La pressione di gonfiaggio massima indicata sullo pneumatico non è in alcun caso da considerarsi per un uso stradale. Questa indicazione si riferisce all’indice di carico dello pneumatico stesso.

Qual è la pressione di gonfiaggio per un utilizzo su circuito ?

La pressione di gonfiaggio su circuito è indicata nella documentazione degli pneumatici MICHELIN da pista.
E’ anche consultabile on line sul sito Michelin-Power.com.
Se non si dispone di queste informazioni, rispettare le indicazioni fornite dal costruttore.
In caso di guida con pressione di gonfiaggio insufficiente o superiore alle indicazioni, quali possono essere le conseguenze ?
Un gonfiaggio corretto è essenziale per la sicurezza dell’utilizzatore, per il confort e la durata degli pneumatici.
Rispettare la pressione di gonfiaggio consigliata dal costruttore contribuisce fortemente al buon comportamento del veicolo.
E’ un fattore importante per la tenuta di strada del veicolo in rettilineo ed in curva, anche a velocità moderata come in frenata.
Pneumatici con pressione di gonfiaggio insufficiente possono usurarsi più velocemente, con un degrado irreversibile ed una perdita di pressione improvvisa.

Quando devo controllare la pressione di gonfiaggio ?

L'insieme dello pneumatico (Copertura, ruota, valvola…) tende a perdere progressivamente l’aria.
E’ essenziale controllare la pressione di gonfiaggio ogni 15 giorni a « freddo ».
Se la pressione viene rilevata subito dopo l’utilizzo, il controllo avviene « a caldo ». In fase di rotolamento, la pressione aumenta. Non è mai consigliabile sgonfiare pneumatici “ a caldo”.
In caso di pressione inferiore a quella consigliata, è essenziale riportarla ai livelli raccomandati. Da considerare che, per essere corretta, la pressione verificata « a caldo » può essere superiore di 0,3 bar rispetto a quella misurata “a freddo”.
Dopo aver verificato la pressione di gonfiaggio, non dimenticarti di avvitare il cappuccio della valvolache sigilla la valvola stessa.

Perché è indispensabile rimettere il cappuccio della valvola?

Il cappuccio della valvola è indispensabile per sigillare la valvola stessa in maniera corretta.
In effetti, a velocità elevate, a causa della forza centrifuga si possono avere perdite d’aria.

Che influenza ha la temperatura sulla pressione di gonfiaggio degli pneumatici?

A quantità d’aria equivalente, la pressione aumenta con la temperatura. La pressione all’interno dello pneumatico sarà maggiore quando questo è caldo.
Questa è la ragione per cui è consigliato controllare la pressione di gonfiaggio “a freddo”. Il valore, così, non sarà influenzato da variazioni di pressione dovute alla temperatura.

sabato 25 luglio 2015

Parliamo del cambio olio fai da te

Partiamo con il cambio olio della moto fai da te:
  • Innanzitutto dovete munirvi del libretto d’uso e manutenzione della vostra moto e leggere le “gradazioni” di olio consigliate per il vostro modello di moto;
  • Poi dovete quindi procurarvi l’olio nuovo, anche se è di una marca diversa non ci sono problemi;
  • Prendete anche un paio di guanti di plastica, tipo quelli che trovate dal benzinaio;
  • Infine prendete un recipiente, questo vi servirà per il recupero e futuro smaltimento dell’olio usato presso le isole ecologiche dell’olio esausto.
Procedimenti per il cambio olio moto fai da te:
1) Fate un giretto in moto di almeno 15 minuti, perché per procedere al cambio olio la moto deve essere calda ma non eccessivamente!
2) Individuate il tappo dell’olio (che in realtà è un bullone o una torx posta sotto il motore) e mettete il recipiente sotto il bullone.
3) Svitate il bullone, se volete potete aiutarvi con un “tubo d’acciaio” per fare leva.
ATTENZIONE: Non fate troppo forte perché se il motore è troppo caldo c’è il rischio di “sfilettare” il bullone!
4) Quando il bullone inizia a svitarsi, procedete pure con la mano, facendo attenzione perchè l’olio è BOLLENTE, quindi dopo un paio di giri proteggetevi la mano con un guanto o con uno straccio.
5) Quando il bullone sarà svitato completamente una goccia d’olio impregnerà lo straccio, così voi avrete tempo di estrarre la mano prima che finisca sotto il getto d’olio esausto.
6) A questo punto l’olio inizierà a colare nella vaschetta sottostante
7) Ricordatevi di aprire il tappo dell’olio superiore (quello da cui si rabbocca l’olio) in modo che non si crei “il vuoto”, che contrasterebbe la fuoriuscita di tutto il liquido.
8) Dopo circa cinque minuti quasi tutto l’olio sarà uscito dal motore, ma una parte dell’olio è rimasta sicuramente nei cilindri.
9) Per far uscire anche questa parte di olio dal motore dovete richiudere per un attimo i due tappi di scolo e rabbocco e accendere per qualche secondo la vostra moto, dando una breve accelerata. ATTENZIONE: non fate girare per più di qualche secondo il motore a secco!
10) Ora anche il resto dell’olio dovrebbe essere venuto giù.
11) Ora dovete solo riavvitare il bullone e riempire di nuovo il motore con l’olio appena comprato. Per quanto riguarda il livello dell’olio, riempitelo fino a quanto vi suggerisce il libretto di uso e manutenzione della vostra moto.
Veniamo ora ad un’altra questione importante: ogni quanto bisogna cambiare l’olio della moto?
L’intervallo di cambio olio è stabilito dal costruttore ed è indicato sul libretto di uso e manutenzione del veicolo. Frequentemente il costruttore indica comunque un limite temporale entro il quale effettuare la sostituzione del lubrificante. Lo stile di guida, il tipo e la severità di esercizio e le condizioni ambientali esterne influiscono sull’estensione dell’intervallo.
A livello generico possiamo affermare che il cambio di olio su uno scooter 125/150/250 è consigliabile effettuarlo intorno ai 4000 km, mentre su una moto di grossa cilindrata l’olio è bene cambiarlo attorno ai 6000/7000 km.

domenica 19 luglio 2015

COME LUCIDARE LE CROMATURE DI UNA MOTO

Come si fa a pulire e a lucidare le cromature della moto? Quali prodotti utilizzare? Per un fattore estetico e per preservare la carrozzeria nel tempo, è importante pulire la moto ogni volta che si sporca e infine procedere con una bella lucidatura delle cromature, utilizzando però i prodotti giusti. Vediamo quindi come pulire e lucidare le cromature della moto da solo.
Lucidare cromature della moto- come pulirle e lucidarle
Attenzione: se non sei “pratico” o non possiedi una buona manualità, rivolgiti alla tua officina o carrozzeria di fiducia
Per lucidare le cromature della moto puoi procedere in due modi differenti: puoi utilizzare della pasta abrasiva o un prodotto specifico (solitamente in crema) da applicare alle cromature della tua moto.
Ecco cosa ti serve per lucidare la tua moto:
  • Panni asciutti e puliti
  • Panno di daino
  • Crema per lucidare le cromature o pasta abrasiva e ovatta
  • Svitol e paglietta
  • Cera
Una volta che ti sarai procurato tutto l’occorrente presso un negozio specializzato o se preferisci sul web o presso la tua officina , ecco come devi procedere per lucidare la tua moto:
1) Prendi il panno di daino e inumidiscilo.
2) Quindi passalo su tutte le parti cromate.
3) Prendi un panno asciutto e asciuga le parti cromate.
A questo punto puoi procedere in due modi differenti.
1° Metodo:
4) Prendi un po’ di ovatta e cospargila di pasta abrasiva.
5) Strofina sulle cromature.
6) Elimina i residui utilizzando un panno pulito.
Oppure
2° Metodo:
4) Prendi la crema per lucidare le cromature e applicala sulle superfici interessate.
5) Attendi il tempo necessario indicato sulla confezione.
6) Prendi un panno asciutto e morbido.
7) Strofina il panno sulle parti interessate fino ad ottenere la lucidatura desiderata.
Una volta lucidate le cromature con la pasta abrasiva o con la crema, puoi passare alla cera.
8) Accertati che non ci sia della ruggine sulla tua moto e in tal caso, se presente, puoi provare ad eliminarla utilizzando lo Svitol e una paglietta per pulire le stoviglie.
9) Fatto ciò, puoi applicare la cera per proteggere la cromatura della tua moto dagli agenti atmosferici.

domenica 12 luglio 2015

DUCATI SCAMBLER

Lo Scrambler è l’interpretazione contemporanea dell’iconico modello Ducati, come se non avessero mai smesso di produrlo. Lo stile è “post-heritage”: prendere il meglio dal passato per realizzare qualcosa di unico e assolutamente contemporaneo. Anticonformista, accessibile ed essenziale, lo Scrambler Ducati identifica il mix perfetto di tradizione e modernità ed è un ritorno alla pura essenza del motociclismo: due ruote, un manubrio largo, un motore semplice e tanto, tanto divertimento.

domenica 5 luglio 2015

QUANDO...

Quando esco sento una voce a me fin troppo familiare che mi dice: "ti dispiace se salgo un minuto sulla tua moto?"... dove è la cosa strana? La voce è quella di uno dei miei più cari amici... motociclista... praticante fino a 3 anni fa quando una maledetta macchina guidata dal solito stronzo ha messo la parola fine alla sua carriera motociclistica tentando di fare inversione su CORSO FRANCIA (strada a senso unico tipo autostrada...) falciando Gianluca che stava transitando in quel momento in sella alla sua SuperMotard... Schiena spezzata... addio gambe... addio moto... addio vita (perchè un motociclista senza moto nn vive... sopravvive passivamente)...

domenica 28 giugno 2015

LA HONDA RINNOVA IL MOTORE

CBR1000RR 2014, performance da pauraHonda ha rinnovato il motore 4 cilindri in linea con distribuzione bialbero a 16 valvole della CBR1000RR 2014, che conferma il litro di cilindrata ma porta a 181 i cavalli di potenza (3 in più), erogati a un picco straordinario di 12.250 giri al minuto. Grazie alla testata riprogettata, al nuovo sistema di scarico e al set-up ottimizzato del sistema di iniezione elettronica, la superbike Honda migliora però soprattutto la coppia ai regimi intermedi, con un’erogazione più vigorosa tra i 4.000 e i 6.000 giri e il top di 114 Nm a 10.500 giri/minuto. Impegnata nel Tourist Trophy 2013 dell’isola di Man, guidata dal pilota Michael Dunlop, la CBR1000RR ha raggiunto la velocità effettiva di 310 km/h, per un regime massimo di giri in sesta marcia pari a 14.000 giri con la moto in piega!
Adesso arriva la versione stradale e, ascoltando le indicazioni dei clienti, Honda ha ottimizzato la posizione di guida della CBR1000RR, intervenendo sui semimanubri e le pedane. Debutta poi una nuova strumentazione multifunzione con pannello LCD e 4 modalità di visualizzazione, più un parabrezza più alto e oscurato. Le modifiche sono state allargate anche alla CBR1000RR Fireblade SP, la versione specifica per l’impiego in circuito, che dispone di sospensioni Öhlins, pinze freno anteriori Brembo e pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP nelle misure 120/70-ZR17 e 190/50ZR17. Rispetto al modello 2013 le pedane sono state arretrate di 10 mm e i semimanubri sono più larghi: un grado verso il basso e 5 gradi in avanti, per una più accentuata, sportivamente parlando, ergonomia di guida.

domenica 21 giugno 2015

Ducati Streetfigher 1199

Il bicilindrico Superquadro dotato della fondamentale funzione portante alzerà la posizione di guida e si priverà delle carene laterali per andare a comporre la Ducati Streetfigher 1199.
Il progetto non è ancora stato approvato in via definitiva dall’Azienda ma sono iniziati i primi Test su strada. Quella della “Panigale Naked” non è una novità assoluta.
Nell’ultimo biennio diversi customizzatori, specialmente in Germania, si erano interessati alla vicenda proponendo dei Kit per trasformare la chiacchierata Superbike in una potentissima Nuda.
Se tutto dovesse andare per il verso giusto potremmo vedere la Streetfighter 1199 Panigale ad EICMA 2014: per lei si parla già di una potenza di circa 180 cavalli per un peso attorno ai 190 kg in ordine di marcia.

domenica 14 giugno 2015

Eliminare il telaio!

La special che sta vincendo tutto nei bike show internazionale è nata in un garage di Viareggio, da uno specialista geniale,Partiti dalla più semplice passione per i motori, i ragazzi che si riuniscono in un garage a pochi passi dalla ferrovia di Viareggio sono stati i visionari e premiatissimi artefici della Kosmodrive, la special che nel 2010 ha fatto incetta di copertine e trofei in tutto il mondo.

domenica 7 giugno 2015

kavasaki Ninja UNO STILE INTRAMONTABILE

Quando uscì, nel 2003, si guadagnò sul campo l’appellativo di “mangiapiloti”. Cattivissima nel motore, pagava lo scotto di un telaio che non riusciva a tenerne a bada l’eccessivo impeto del 4 cilindri. Diciamocelo però: quando si parla di “mangiapiloti” le orecchie di molti si rizzano come quelle di un giaguaro. Ed infatti la “Ninjona” fu una moto apprezzatissima, pur se si trattava di un purosangue “bizzoso” da trattare con rispetto. Dare il gas con la ZX10-R significava scariche di adrenalina indotte dai lunghi virgoloni neri sull’asfalto, uscite di curva al cardiopalma e libidinosi monoruota. Motore esplosivo ed estetica mozzafiato, per la Ninja più fascinosa di sempre.

lunedì 1 giugno 2015

La coreana Hyosung mostra il concept della futura ST7 Cruiser, che dovrebbe arrivare nel 2015

Un mezzo studiato soprattutto per i mercati emergenti, dove Hyosung, grazie soprattutto al lavoro dell’importatore indiano DSK, sta guadagnando diversi punti. Ed è proprio DSK ad essersi fatto promotore della cruiser sportiva ST7, il cui concept mostra linee aggressive e futuristiche che non passano certo inosservate. Linee, inoltre, che rimandano inequivocabilmente a noti modelli di produzione europea.

venerdì 29 maggio 2015

La Transalp

"La Transalp è il mito fra le On-Off di medie dimensioni, che brilla per versatilità. Permette di avventurarsi nel fuoristrada, ma offre anche comfort e maneggevolezza quando ci si sposta in città.

Il cuore pulsante della Transalp è il motore V2 da 680cc a iniezione elettronica, che regala ottime accelerazioni ed una coppia sempre disponibile soprattutto nella fondamentale area dei medi regimi.

E' disponibile anche una nuova colorazione: la sportiva Grey Metallic con serbatoio bianco metallizzato e cerchi dorati."

domenica 24 maggio 2015

UNA PICCOLA PARENTESI PER UNA GRANDE MOTO CHE HA FATTO LA STORIA

La Honda VF 400 F è la prima 400 Honda con motore a V 4 cilindri. Nasce nel 1983 con uno stile quasi "naked", ma sportivo nella "pinna" anteriore e nel cupolino, linea che ha ripreso dalla mitica Honda MVX 250, un altro UFO per quell'epoca. La VF400F è una moto che può essere ancora oggi apprezzata sopratutto per il motore, gioiello tecnologico.

giovedì 21 maggio 2015

Moto Guzzi Eldorado

L’effetto amarcord si percepisce nei particolari: le ruote a raggi, il serbatoio con le guance cromate, la sella oversize, il parafango posteriore con il faro a gemma, il manubrio a corna di bue, il maniglione passeggero, le gomme con la fascia bianca.
Ribassata nell’assetto grazie alle nuove ruote a raggi da sixteen pollici, la linea della nuova Eldorado concentra l’attenzione sui nuovi avvolgenti parafanghi. Particolarmente ricca è la strumentazione, racchiusa in un quadrante circolare da ben 100 and fifty mm di diametro con la scala del contagiri analogico ricavata lungo la circonferenza esterna e il present multifunzione full-matrix sospeso al centro, il tutto racchiuso dentro una cassa cromata.
Sulla Eldorado 1400 ci si accomoda su una mega sella che è a soli 724 mm dal suolo e che, insieme alle generose pedane floorboard e alla confortevole impugnatura del manubrio a corna di bue, invita a sedersi, premere il bottone dell’avviamento e lasciare che l’asfalto scorra sotto i piedi per almeno 300 chilometri, tanto è l’autonomia minima garantita dallo scultoreo serbatoio da 21 litri.
Se la strada è un’infinita autostrada si può attivare il cruise administration premendo il tasto sul blocchetto elettrico destro e veleggiare a ascoltando i battiti del bicilindrico 1400 cc a V di ninety° filtrati dal fissaggio elasto cinematico del motore giant block, sapendo che, in caso di necessità o per puro appagamento personale, la trasmissione cardanica sarà pronta a scaricare a terra fino a 100 twenty Nm di coppia a soli 2750 giri.

domenica 17 maggio 2015

Suzuki

Suzuki arriva ad EICMA per mostrare al grande pubblico i nuovi modelli 2015, presto disponibili dai concessionari. Nessuna anteprima mondiale, come invece accaduto per gli altri colossi giapponesi. La casa di Hamamatsu aveva infatti utilizzato l’Intermot di Colonia per svelare le sue novità, che riguardano la nuova maxi naked con motore 1000, disponibile anche con carenatura e manubrio alto, una nuova versione della V-Strom 650 più votata al fuoristrada leggero ed il nuovo Address 110, piccolo e agile scooter per gli spostamenti cittadini. Tra le regine dello stand ovviamente non poteva mancare la GSX-RR prossima al debutto in MotoGP

domenica 10 maggio 2015

CBR 1000 RR REPSOL

Vero capolavoro di design e tecnologia della Casa dell’Ala, negli anni si è evoluto fino a raggiungere il perfetto bilanciamento tra prestazioni e manovrabilità offrendo la capacità di tirare fuori il meglio da qualsiasi pilota.
Le vittorie ottenute nel campionato mondiale Super Bike e successi assoluti al TT dell'Isola di Man testimoniano il potenziale di questa supersportiva. Il 2015 vede per la CBR1000RR una nuova evoluzione, ma sempre nella direzione delle prestazioni più entusiasmanti.
Tante le novità, prima fra tutte un motore più potente, per sfruttare ancora meglio ogni centimetro di pista. La versione eC-ABS (ABS combinato elettronico) offre numerosi vantaggi, come una guida stabile anche in caso di frenate brusche.

martedì 5 maggio 2015

Mondo 883

Già la 883 Iron è una meraviglia di suo. Se poi aggiungiamo alcuni dettagli di colore, diventa davvero unica. Gironzolando alla ricerca di un buon aerografo per moto, mi sono imbattuto in galagalamotors.it che presenta alcuni lavori eseguiti, tra i quali spiccano le due Harley Davidson 883-Iron nelle foto. La prima con real flames su serbatoio e carrozzeria, la seconda con righe arancio bordate che percorrono longitudinalmente tutta la moto

domenica 19 aprile 2015

Motore Evolution

l motore Evolution, conosciuto anche come Blockhead, ha fatto la sua prima comparsa su una moto Harley-Davidson nel 1984. Nato dai leggendari motori Shovelhead e Ironhead dai quali ha ereditato gli ingombri (Ironhead) e la cilindrata (primo Shovelhead), il motore Evolution ha rappresentato una grande innovazione in quanto utilizzava nuove fusioni in lega d'alluminio che lo rendevano più leggero e più performante, mantenendo sempre le comprovate qualità di durata e affidabilità sulle quali la Motor Company si è sempre basata.

giovedì 16 aprile 2015

Moto Guzzi la California bagger

Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.twr027HX.dpuf
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). Ma d'altra parte Roberto Colaninno, presidente di Piaggio Group, l'aveva dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del Salone: “Il mercato americano è per noi una priorità” - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.s0QU5lTR.dpuf
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). Ma d'altra parte Roberto Colaninno, presidente di Piaggio Group, l'aveva dichiarato alla conferenza stampa di presentazione del Salone: “Il mercato americano è per noi una priorità” - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.s0QU5lTR.dpuf
Bassa, cattiva e con le borse
Aria americana per la tourer italiana, la Moto Guzzi California. Oltre alla nascita, visto che è stata presentata nel centro design del Gruppo di Pontedera a Pasadena, la California ora fa sua la tendenza made in Usa delle moto bagger: linea bassa e lunga, una generosa "mezza carena" e le borse integrate nel codone. Un’anteprima era apparsa lo scorso Eicma 2014, quando la MGX-21 aveva suggerito l’ipotesi di un nuovo allestimento della tourer di Mandello, da affiancare ai due esistenti (Touring e Custom). L’unico particolare rilevante era l’assenza delle borse, e la carena realizzata interamente in preziosa (e costosa) fibra di carbonio. La moto fotografata ha invece le borse, mentre verosimilmente non avrà una carena in carbonio, più un esercizio di stile che un possibile sviluppo, in realtà. Per il resto tutti gli stilemi della bagger doc ci sono: grosso parabrezza protettivo che potrebbe nascondere un impianto stereo, grande cerchio anteriore (da 21 pollici?) con grossi dischi freno. Il propulsore è con ogni probabilità il bicilindrico trasversale a V di 90° da 1400 cm3, lo stesso che equipaggia tutte le altre cruiser di Mandello. Modifiche estetiche a parte, le parti meccaniche fondamentali (telaio, sospensioni, motore, trasmissione) sembrerebbero essere le stesse che equipaggiano la California standard. Appare sempre più evidente che a Mandello abbiano imboccato la strada della personalizzazione con parti originali, come fa già da tempo un altro produttore di bicilindrici a V (longitudinali e americani, questa volta). - See more at: http://www.insella.it/news/spy-foto-moto-guzzi-ecco-la-california-bagger#sthash.twr027HX.dpuf

lunedì 13 aprile 2015

Aprilia Caponord 1200 Rally

La Caponord 1200 Rally è effettivamente più bilanciata e dotata di maggiore appeal, forte non solo della ruota anteriore da 19 pollici ma anche dei cerchi a raggi e di una scelta di colori che rende maggior giustizia alle linee della moto. Ruota a parte, la ciclistica verte ancora sul telaio traliccio-alluminio della Caponord e sul motore bicilindrico a v di 90° da 1200 cc, che si suppone eroghi la stessa cavalleria (125 cv) della Caponord “normale”.
Ovviamente la Rally (nome già utilizzato per la precedente Caponord 1000) non manca di una dotazione più completa: il parabrezza maggiorato offre miglior protezione dall’aria, il serbatoio ora raggiunge la capacità di 24 litri e ovviamente non mancano le protezioni aggiuntive di carena e motore oltre che i faretti supplementari. Nuove anche le borse rigide con cover in alluminio, che completano un quadro piuttosto ricco. Come già sulla Caponord anche sulla 1200 Rally l’elettronica fa la differenza, non solo per l’acceleratore con Ride by Wire multimappa, per il Traction control e per l’immancabile ABS (disinseribile) ma anche per il sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping) di sospensioni semiattive che regola l’assetto in tempo reale secondo lo stile di guida e le condizioni del fondo stradale. L’Intermot di Colonia terrà a battesimo la nuova Aprilia Caponord 1200 Rally, che poi ovviamente potremo vedere e toccare dal vivo anche a EICMA. Disponibile a partire da gennaio 2015.

domenica 12 aprile 2015

UNA NUOVA ERA PER YAMAHA


Dal 2014, Yamaha Motor Group ha adottato in modo unitario a livello globale il nuovo slogan "Revs Your Heart" che incarna il desiderio di creare moto e scooter che superano le attese, da diversi punti di vista.
Quella appena trascorsa è stata una stagione entusiasmante per Yamaha, con il lancio di molti nuovi modelli di successo come le grintose Yamaha MT-09, MT-07, ed MT-125, la straordinaria seconda generazione di YZF-R125 e il rivoluzionario 3 ruote Tricity, tutti modelli che hanno saputo toccare le corde giuste dei piloti di tutta Europa, conquistando i vertici delle classifiche di vendita.
Se il 2014 è stato l'anno del "ritorno" di Yamaha, il 2015 è l'anno in cui Yamaha è pronta a tracciare la strada verso il futuro, e sarà l'EICMA di Milano il prestigioso appuntamento in cui verrà presentata la moto che tutti aspettavano da tempo.
Sviluppata con le tecnologie più avanzate di motore, ciclistica ed elettronica derivate dalla Yamaha YZR-M1 della MotoGP™, la nuova YZF-R1 è molto più di una moto performante. È una dichiarazione d'intenti che mostra al mondo che Yamaha è pronta ad affrontare le sfide del futuro. Portandosi in testa dalla prima curva.

martedì 7 aprile 2015

Il Crossrunner, presentato ad Eicma 2010, è stato il primo modello della nuova gamma di crossover Honda. Basato sulla piattaforma tecnica della mitica sport touring VFR800F, ne mantenne l’indole sportiva - frutto dell’eccezionale motore V4 VTEC -  ponendo l’accento sulla versatilità d’uso, grazie alla posizione di guida eretta, al look adventure e ad un livello di manovrabilità tale da renderla un’arma invincibile sia per i trasferimenti quotidiani che per le scorribande del week-end, da soli o con il passeggero, anche a pieno carico.
Il nuovo Crossrunner 2015, seguendo l’evoluzione tecnica tracciata lo scorso anno con il nuovo VFR800F, spinge il concetto di ‘Adventure Sports Tourer’ ancora più avanti, creando un perfetto mix tra prestazioni, tecnologia e comfort. Il motore V4 VTEC è più potente e fluido a qualsiasi regime, lo chassis è più raffinato grazie a un nuovo monobraccio e a sospensioni più evolute, l’ergonomia è migliorata puntando su una posizione di guida più attiva, e l’equipaggiamento di serie è completissimo, con ABS, HSTC (Honda Selectable Torque Control), luci Full-LED, trip computer, indicatori di direzione a disattivazione automatica, manopole riscaldabili, sella regolabile e attacchi valigie integrati. Il tutto condito da uno stile ‘adventure’ più deciso che punta dritto al cuore degli appassionati del genere crossover.

lunedì 6 aprile 2015

Ecco la nuova YAMAHA YZF-R1 2015

n queste ultime settimane, Yamaha ha incuriosito tutti gli appassionati del mondo delle due ruote con due brevi ma intensi video che hanno anticipato l’arrivo ufficiale della nuova supersportiva (qui alcune altre novità di Eicma 2014). La Casa di Iwata ha affermato che questa superbike cambierà il modo di pensare e di sentire dei piloti. Con questo nuovo progetto, che segue un esclusivo livello di sviluppo denominato "Development Level Z”, i tecnici hanno avuto l’opportunità di esplorare nuove idee e soluzioni tecniche derivate dalla MotoGP. La nuova R1 riuscirà a rivoluzionare il mondo delle carenate come ha fatto la prima versione 17 anni fa? La Casa ci ha tenuto con il fiato sospeso, ma finalmente il momento è arrivato: ecco la Yamaha YZF-R1 2015.

mercoledì 1 aprile 2015

A dire che quella in Qatar sia stata una delle sue vittorie più entusiasmanti non si rischierebbe certo di cadere in un'esagerazione dettata dall'euforia del momento. Valentino Rossi è visibilmente e giustamente al settimo cielo dopo la vittoria a Losail, Gran Premio inaugurale della stagione di Moto Gp: "L'ho detto spesso, ma questa è stata sicuramente una delle gare più belle della mia vita, soprattutto per come è venuta dopo la partenza in cui ero rimasto indietro. Quando ho visto Marquez e Lorenzo in difficoltà mi sono detto che dovevo sfruttare l'occasione. Ho spinto, sono andato a prendere il gruppo di testa, la moto è stata fantastica e ce l'ho fatta. Un ringraziamento enorme a tutti i membri della mia squadra che hanno fatto un grandissimo lavoro durante le prove".

lunedì 30 marzo 2015

BIVIO HONDA CBR


Il web si sta agitando in previsione della nuova supersportiva della Casa nipponica. Da anni i rumors si susseguono sull’arrivo di una RCV da strada, una moto derivata da quella che Marquez utilizza in pista e, quindi, caratterizzata da prestazioni al top ma anche da un prezzo di vendita davvero per pochi (si parla di cifre tra i 90 e i 100mila euro). Tanto che lo scorso anno i vertici Honda hanno dovuto smentire la presentazione a Eicma 2013 della RSV1000, rimandando l'evento a data da destinarsi. Del resto Honda ha da anni abbandonato la strada della commercializzazione delle sportive di alta gamma: l’ultima è stata la VTR 1000 SP2. Da allora, il ruolo di sportiva più potente è stato ricoperto dalla CBR 1000 RR (lanciata nel 2008).
 Ma la concorrenza incalza e le novità per il prossimo anno sono parecchie, BMW S 1000 RR, Ducati 1299 Panigale, Aprilia RSV4, Yamaha R1, il 2015 sarà l'anno delle supersportivr. Così, dopo un restyling delle sospensioni con il modello CBR 1000 RR SP, che ha avuto il compito di prolungare la vita della versione già esistente, sembrerebbe che Honda pensi a una supersportiva davvero avveniristica per il 2015. Detto che l’arrivo della RSV 1000 non è un’ipotesi impossibile, Honda potrebbe però presentare una super CBR 1000 RR con motore V4, che rappresenterebbe un tangibile omaggio alla famosa RC 30. Certamente è stata presa in considerazione la conformità con i diversi regolamenti sportivi (campionato del mondo Superbike, categorie EVO, Stock eccetera). E se Honda dovesse realmente presentare a Colonia o a Milano una vera nuova supersportiva, non c’è alcun dubbio che sarà pronta a schierarsi in pista nei principali campionati delle derivate di serie.

domenica 29 marzo 2015

Le sportive ad elevate prestazioni sono le star di questa stagione. Yamaha ha ritrovato lo spirito della sua R1, BMW ha rinnovato profondamente la S1000RR, Ducati ha lanciato la Panigale 1299… e Kawasaki? La Casa giapponese rompe gli indugi con le Ninja H2 ed H2R, due modelli che hanno sollevato un vero polverone per il loro utilizzo di un propulsore sovralimentato. Una è dotata di 200 cavalli, l’altra di 300 che diventano 326 quando l’airbox entra in pressione

sabato 28 marzo 2015